I seminari "Redemptoris Mater"

 

 

Seminari Diocesani Missionari "Redemptoris Mater"


Seminario Diocesano Missionario Redemptoris Mater

 della Galilea (Israele) c/o Domus Galilaeae

 

 

 

Visita del Patriarca Mons. Fouad Twal al Seminario (14 giugno 2015) - Galilea

==========================================================

 

 

Pubblicato il 28 Apr 2015 in Diocesi, Notizie della diocesi, Seminario

Admissio ad ordines nel Seminario Redemptoris Mater di Galilea

KORAZIM- Mercoledì 22 aprile ha avuto luogo, presso la Chiesa della Domus Galilaeae, una Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo. Al suo interno, due seminaristi del Redemptoris Mater di Galilea sono stati ammessi agli Ordini Sacri: Mateo Alvarez Serna e Francisco Aragón Bueno, entrambi originari della Colombia.

Mateo e Francisco Si preparano a essere presbiteri diocesani del Patriarcato Latino di Gerusalemme, con la peculiarità di essere missionari, inviati dalla Chiesa di Terra Santa dovunque vi fosse necessità.

Alla celebrazione erano presenti vari sacerdoti che svolgono il loro ministero in Terra Santa (tra i quali il fratello di Francisco, don Juan David), alcune religiose, i fratelli e le sorelle delle comunità neocatecumenali, nelle quali i due seminaristi fanno il Cammino, provenienti per lo più dai villaggi di Fassuta e ‘Ailaboun, e le comunità della Domus Galilaeae, della Domus Mamre (Gerusalemme) e del Seminario.

Nella sua omelia, Mons. Marcuzzo, ha esposto innanzitutto la profondità teologica di alcuni temi fondamentali del Vangelo di Giovanni, rimarcando, rivolto ai seminaristi in particolare, che tutto, perfino le circostanze più ordinarie della vita, deve essere incentrato su Gesù Cristo e sulla conoscenza della sua persona.

In seguito, il Vescovo si è soffermato in modo toccante sull’importanza di alcuni «segni dei nostri tempi», primo fra essi il martirio subito da numerosi dei nostri fratelli in Medio Oriente. Egli ha evidenziato che non si può restare indifferenti dinanzi a tale realtà, che tuttavia va interpretata alla luce della fede e della risurrezione di Cristo, considerando che il sangue dei martiri è sempre seme di nuovi cristiani.

Il secondo segno, non di minore importanza, è l’imminente canonizzazione di due sante provenienti dalla Terra Santa, fonte di gioia per la sua Chiesa, due donne così diverse nelle loro personalità, eppure così unite nella santità di vita: Maria di Gesù Crocifisso (Mariam Baouardy), monaca professa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, e Maria Alfonsina Danil Ghattas, religiosa e fondatrice delle Suore del Rosario.

Infine, il Vescovo ha rivolto una parola di esortazione ai due giovani a continuare con coraggio il loro cammino, approfittando del tempo prezioso di formazione in seminario, per conoscere profondamente Gesù Cristo, non solo attraverso l’esperienza di fede, di primaria importanza, ma anche tramite lo studio costante e un lavoro di seria preparazione («Studiate, studiate, studiate!», è stato il suo accorato invito ai seminaristi).

La celebrazione si è svolta in un clima di gioia pasquale e di gratitudine al Signore, che continua a chiamare forze nuove per la sua Chiesa. A essa è seguito un gioioso banchetto, con canti e mabruk ai due seminaristi ammessi.

 

 

 

Radici in Terra Santa

missionari per il mondo.

Quattro nuovi presbiteri diocesani e missionari del Patriarcato Latino di Gerusalemme

 

Passa ancora per Nazareth, dove Gesù è cresciuto alla scuola di Maria e Giuseppe, la missione che si estende fino ai confini della terra. Così è avvenuto sabato 14 giugno per quattro diaconi, formatisi nel seminario Redemptoris Mater della Galilea, che sono stati ordinati presbiteri nella Basilica dell’Annunciazione, nella Solennità della SS. Trinità.

La celebrazione è stata presieduta dal patriarca di Gerusalemme dei latini monsignor Fouad Twal. Ha concelebrato il vescovo ausiliare e vicario patriarcale per Israele, residente a Nazareth, monsignor Giacinto-Boulos Marcuzzo.

I quattro sacerdoti diocesani, che hanno ricevuto la loro vocazione nel Cammino Neocatecumenale, sono incardinati nel Patriarcato latino di Gerusalemme e nel contempo missionari, pronti a essere inviati in qualunque parte del mondo, in particolare nel Medio Oriente, a servizio della nuova evangelizzazione.

Già nella strada che li ha condotti a questa tappa decisiva è possibile rintracciare i segni della missione. Davide Meli, trent’anni, primo di undici figli, architetto, fin da piccolo ha vissuto negli Stati Uniti, perché la sua famiglia era lì in missione. In quest’ultimo anno di formazione ha servito la parrocchia di Al Huson in Giordania. Il ventinovenne Paolo Alfieri, proveniente da Nettuno (Italia), laureato in lettere classiche, ha esercitato invece la sua diaconia nella parrocchia di Shefa‘amr, in Galilea. Coetanei sono i due ordinandi provenienti dall’America Latina: Juan David Aragón Bueno, colombiano, e Leandro Setuval, brasiliano. Hanno esercitato il loro diaconato rispettivamente nella parrocchia di Smakie in Giordania e di Bir Zeit in Palestina.

Un ultimo importante momento di formazione è stato il pellegrinaggio di Papa Francesco in Terra Santa. I neo-sacerdoti non dimenticheranno certo che a meno di venti giorni dalla loro ordinazione hanno avuto l’onore di servire come diaconi nelle liturgie presiedute dal Papa ad Amman e a Betlemme.

La liturgia dell’ordinazione è stata una grande festa non solo per la Galilea. Vi hanno partecipato, oltre ai 35 seminaristi del Redemptoris Mater e ai familiari e alle comunità dei candidati, una quarantina di presbiteri e numerosi religiosi e religiose della Terra Santa, i fratelli e le sorelle in missione della Domus Galilaeae (il cui direttore, don Rino Rossi, ha concelebrato), circa 500 neocatecumenali e molti fedeli delle parrocchie provenienti dalle comunità della Galilea, della Palestina, della Giordania e di Gerusalemme.

All’inizio della celebrazione, il rettore del Seminario, don Francesco Giosuè Voltaggio, ha menzionato l’enorme grazia concessa da Dio agli ordinandi di pronunciare il loro “Eccomi!” nello stesso luogo ove l’ha pronunciato la Santa Vergine Maria, l’umile di Nazaret.

Il Patriarca, rivolgendo la sua parola di augurio ai neo-ordinati, ha ripreso le parole di Papa Francesco nell’incontro con i sacerdoti, i religiosi e i seminaristi di Terra Santa, che ha avuto luogo nella Basilica del Getsemani, ove il Santo Padre ha rimarcato la sproporzione fra la grandezza della vocazione e la nostra fragilità. Di seguito, il Patriarca ha invitato con forza i novelli sacerdoti a non avere paura: non saranno mai soli, poiché il Signore sarà con loro, così come le loro comunità e la chiesa in Terra Santa.

Un festoso banchetto ha seguito la celebrazione, allietato dalla presenza di monsignor Marcuzzo, che ha voluto offrire un dono ai presbiteri e un affettuoso augurio alle loro famiglie, e da canti in arabo e in varie lingue del mondo.

Gli ultimi trenta giorni, benedetti dalla visita del Papa in Terra Santa, sono stati un tempo straordinario per il Redemptoris Mater, che accoglie anche seminaristi provenienti dalle chiese cattoliche orientali. Il 18 maggio, in una liturgia presieduta da monsignor Joseph Jules Zrey, vescovo greco-cattolico di Gerusalemme, e alla presenza di monsignor Moussa El-Hage, arcivescovo maronita di Haifa e della Terra Santa, è stato conferito a due seminaristi provenienti dalla Galilea, Shadi Jozen di Me‘elia e Rami Dakwar di Fassuta, il lettorato nel rito greco-cattolico, mentre un giovane di origine libanese e residente in Israele, Rodi Noura, è stato ordinato cantore e lettore secondo il rito maronita.

Pier Luigi Fornari, giornalista di Avvenire, Italia

 

 

 

 

Domenica 9 giugno 2013   ,PRIME ORDINAZIONI SACERDOTALI AL SEMINARIO REDEMPTORIS MATER

 

 

 

Home » Diocesi » Ordinazione di due nuovi sacerdoti provenienti dal seminario Redemptoris Mater di Galilea

Ordinazione di due nuovi sacerdoti provenienti dal seminario Redemptoris Mater di Galilea

Scritto il giu 12, 2013 a Diocesi, Notizie della diocesi, Slide

  IMG_6860 (800x566).jpg

 GALILEA – Domenica 9 giugno, Festa di S. Efrem il Siro e anniversario dell’ordinazione sacerdotale del Beato Charles de Foucauld, il Patriarca Mons. Fouad Twal ha ordinato due nuovi presbiteri per il Patriarcato Latino di Gerusalemme, provenienti dal Seminario “Redemptoris Mater” della Galilea: Carlos Ceballos Medina, originario della Bolivia, e Cristian David Carreño Hinestrosa, originario della Colombia.

 I due sacerdoti novelli hanno esercitato il loro ministero diaconale rispettivamente nelle parrocchie latine di Smakieh (Giordania) e di Bir Zeit (Palestina). Da poco sono stati nominati vicari parrocchiali di Sweifieh (Amman) e di Fuhais, in Giordania

 Al rito di Ordinazione, che avuto luogo nel Centro Internazionale “Domus Galilaeae”, hanno concelebrato i seguenti Vescovi: Mons. Elias Chacour, Arcivescovo greco-cattolico della Galilea; Mons. Yousef Jules Zrey, Vescovo greco-cattolico di Gerusalemme; Mons. Ignace Boutros Abd-el-Ahad, Patriarca emerito siro-cattolico

 La liturgia, svoltasi in arabo, è stata celebrata in un clima di grande gioia e gratitudine al Signore. All’inizio della celebrazione, d. Francesco Giosuè Voltaggio, rettore del Seminario, ha presentato l’assemblea. Erano presenti, oltre ai formatori del seminario, d. Rino Rossi e l’équipe responsabile del Cammino Neocatecumenale in Terra Santa, i due padrini dei due sacerdoti, d. Louis Hazboun e d. Vito Vacca, il Rettore del Seminario Patriarcale di Bet Jala, d. Adib Zoomot, accompagnato da alcuni seminaristi, il Cancelliere del Patriarcato, d. George Ayoub, e vari parroci della Terra Santa, sacerdoti latini e greco-cattolici e greco-ortodossi, religiosi e religiose, membri di vari movimenti ecclesiali, alcune autorità civili e circa cinquecento fedeli della Terra Santa

 Alla celebrazione hanno partecipato anche alcuni familiari dei due presbiteri e una rappresentanza dei fratelli delle comunità neocatecumenali in cui è nata la loro vocazione. Incardinati nel Patriarcato Latino di Gerusalemme, i due sacerdoti sono nello stesso tempo diocesani, a servizio della chiesa locale, e missionari, disposti a essere inviati dal Patriarca alle chiese in necessità del Medio Oriente e del mondo intero. Mons. Fouad Twal, infatti, ha voluto erigere tale seminario, affinché la chiesa madre di Gerusalemme dia il suo prezioso contributo alla missione universale della Chiesa.

 Nell’omelia, il Patriarca ha evidenziato le caratteristiche essenziali del presbitero: essere servo della Parola di Dio, in collaborazione con il Vescovo, annunciando il Vangelo a tutte le genti; essere servo dei sacramenti della salvezza, del culto divino e della preghiera; essere pastore del popolo di Dio e custode dell’amore e dell’unità nella bellezza. Così ha affermato il Patriarca: “La presenza dei seminaristi provenienti da tutte le parti del mondo in Galilea e in Terra Santa, ci dà la dimensione mondiale della nostra Chiesa, nella quale il nostro amore non conosce confini. A questo proposito basta ricordare il numero dei seminari “Redemptoris Mater”, per vivere questa dimensione mondiale

 Infine, egli ha rivolto il seguente augurio: “Ringrazio e faccio gli auguri anche al Cammino Neocatecumenale che dona alla Terra Santa i primi due presbiteri che lavoreranno nella chiesa di Gerusalemme. Da Gerusalemme è partita l’evangelizzazione e qui in Galilea ci fu il primo incontro tra il Maestro e gli Apostoli. Da qui, dopo l’incontro con il Risorto, gli Apostoli partirono in tutto il mondo. Da qui, oggi, parte anche la missione dei nostri fratelli presbiteri, il padre Cristian e il padre Carlos. Coraggio, dunque, con fede e zelo sappiate che non siete soli nel combattimento, perché tutta Gerusalemme con i suoi presbiteri e le sue suore è con voi con la preghiera, insieme con tutti i seminari del Cammino in tutto il mondo”.

 Alla celebrazione, è seguita un’agape fraterna, con specialità dei diversi paesi della Galilea e canti di festa arabi e sudamericani

 (Testo e foto del Seminario R.M. di Galilea)

IMG_2504 (533x800).jpg           IMG_2601 (800x533).jpg           IMG_6678 (800x611).jpg

IMG_6710 (800x533).jpg           IMG_6799 (800x487).jpg           IMG_6860 (800x566).jpg           IMG_6863 (800x533).jpg

 

 

 

 

 

Home > Chiesa > notizia del 2013-06-13 12:05:10

Terra Santa: ordinati due sacerdoti del Seminario "Redemptoris Mater" di Galilea

Domenica scorsa il patriarca mons. Fouad Twal ha ordinato due nuovi presbiteri per il patriarcato Latino di Gerusalemme, provenienti dal Seminario “Redemptoris Mater” della Galilea: Carlos Ceballos Medina, originario della Bolivia, e Cristian David Carreño Hinestrosa, originario della Colombia. I due sacerdoti novelli hanno esercitato il loro ministero diaconale rispettivamente nelle parrocchie latine di Smakieh (Giordania) e di Bir Zeit (Palestina). Da poco sono stati nominati vicari parrocchiali di Sweifieh (Amman) e di Fuhais, in Giordania. Al rito di Ordinazione, che avuto luogo nel Centro Internazionale “Domus Galilaeae”, hanno concelebrato mons. Elias Chacour, arcivescovo greco-cattolico della Galilea; mons. Yousef Jules Zrey, vescovo greco-cattolico di Gerusalemme e mons. Ignace Boutros Abd-el-Ahad, patriarca emerito siro-cattolico.

 

La liturgia, in lingua araba, è stata celebrata in un clima di grande gioia e gratitudine al Signore. All’inizio della celebrazione, don Francesco Giosuè Voltaggio, rettore del Seminario, ha salutato i presenti: oltre ai formatori del seminario, don Rino Rossi e l’équipe responsabile del Cammino neocatecumenale in Terra Santa, i due padrini dei due sacerdoti, don Louis Hazboun e don Vito Vacca, il rettore del Seminario Patriarcale di Bet Jala, don Adib Zoomot, accompagnato da alcuni seminaristi, il Cancelliere del patriarcato, don George Ayoub, e vari parroci della Terra Santa, sacerdoti latini e greco-cattolici e greco-ortodossi, religiosi e religiose, membri di vari movimenti ecclesiali, alcune autorità civili e circa cinquecento fedeli della Terra Santa. Alla celebrazione hanno partecipato anche alcuni familiari dei due presbiteri e una rappresentanza dei fratelli delle comunità neocatecumenali in cui è nata la loro vocazione.

 

Incardinati nel patriarcato Latino di Gerusalemme, i due sacerdoti sono nello stesso tempo diocesani, a servizio della chiesa locale, e missionari, disposti a essere inviati dal patriarca alle chiese in necessità del Medio Oriente e del mondo intero. Mons. Fouad Twal, infatti, ha voluto erigere tale seminario, affinché la chiesa madre di Gerusalemme dia il suo prezioso contributo alla missione universale della Chiesa. Nell’omelia, il patriarca Twal ha evidenziato le caratteristiche essenziali del presbitero: essere servo della Parola di Dio, in collaborazione con il vescovo, annunciando il Vangelo a tutte le genti; essere servo dei sacramenti della salvezza, del culto divino e della preghiera; essere pastore del popolo di Dio e custode dell’amore e dell’unità nella bellezza. “La presenza dei seminaristi provenienti da tutte le parti del mondo in Galilea e in Terra Santa - ha affermato il patriarca - ci dà la dimensione mondiale della nostra Chiesa, nella quale il nostro amore non conosce confini. A questo proposito basta ricordare il numero dei seminari “Redemptoris Mater”, per vivere questa dimensione mondiale”.

 

Infine, egli ha rivolto il seguente augurio: “Ringrazio e faccio gli auguri anche al Cammino Neocatecumenale che dona alla Terra Santa i primi due presbiteri che lavoreranno nella chiesa di Gerusalemme. Da Gerusalemme è partita l’evangelizzazione e qui in Galilea ci fu il primo incontro tra il Maestro e gli Apostoli. Da qui, dopo l’incontro con il Risorto, gli Apostoli partirono in tutto il mondo. Da qui, oggi, parte anche la missione dei nostri fratelli presbiteri, il padre Cristian e il padre Carlos. Coraggio, dunque, con fede e zelo sappiate che non siete soli nel combattimento, perché tutta Gerusalemme con i suoi presbiteri e le sue suore - ha concluso il patriarca - è con voi con la preghiera, insieme con tutti i seminari del Cammino in tutto il mondo”. (R.P.)

Testo proveniente dalla pagina

http://it.radiovaticana.va/news/2013/06/13/terra_santa:_ordinati_due_sacerdoti_del_seminario_redemptoris_mate/it1-701008
del sito Radio Vaticana

 

 

 

 

Due ordinazioni sacerdotali al Seminario Redemptoris Mater

Scritto il 6 Giugno 2013

Il Seminario Redemptoris Mater di Galilea,

le famiglie, i catechisti dei candidati

sono lieti di invitarvi all’ordinazione sacerdotale di:

Cristian David Carreno Hinestrosa

Carlos Alberto Ceballos Medina

conferita da S.B. Mons. Fouad Twal, Patriarca latino di Gerusalemme

il 9 giugno 2013 alle ore 17.00

nella chiesa della Domus Galilaeae

Vi preghiamo di confermare la vostra presenza prima del 1 giugno al 054 596 17 53

o per e-mail: sem.galilea@gmail.com

 

 

 

 

Quattro seminaristi istituiti Lettori e Accoliti al Seminario Redemptoris Mater

 Scritto il 30 Aprile, 2013

 

 GALILEA – Nel Seminario Redemptoris Mater di Galilea, lo scorso 25 Aprile è stato un giorno di grande gioia: nella Celebrazione liturgica della Festa di S. Marco Evangelista, quattro seminaristi hanno ricevuto un dono importante nel cammino di formazione al Presbiterato. Giovanni Falorni e Matheus Brum Maciel sono stati istituiti Lettori, mentre Paolo Alfieri e Davide Meli sono stati istituiti Accoliti. La celebrazione è stata presieduta da Mons. William H. Shomali, Vescovo Ausiliare e Vicario Patriarcale per la Palestina.

Alla Celebrazione hanno partecipato vari sacerdoti, alcuni parenti dei candidati, oltre a numerosi fratelli e sorelle delle comunità neocatecumenali, provenienti da Shfa’mer, Tarshiha, Kufar Yasif, ‘Ibillin, Me‘lia, Jaffa, con i quali i seminaristi continuano il loro cammino di conversione e riscoperta della ricchezza del Battesimo che, secondo le parole conclusive del Rettore del Seminario, don Francesco Giosuè Voltaggio, è parte integrante della loro formazione. Degna di nota anche la presenza di un parroco ortodosso con alcuni dei suoi parrocchiani, a testimonianza dell’impegno del Seminario a sostegno del dialogo con i fratelli ortodossi e in favore della Nuova Evangelizzazione in tutte le chiese.

 

Durante l’omelia, il Vescovo, dopo aver spiegato il profondo significato del Ministero del Lettorato e dell’Accolitato nella Chiesa, ha voluto sottolineare, prendendo spunto dalla Liturgia del giorno, che l’evangelizzazione è sempre confermata da miracoli, che rendono credibili gli annunciatori del Vangelo. Oggi, ha continuato il Vescovo, i miracoli sono diversi da quelli fisici, cui si assisteva nei tempi antichi, ma ci sono, e bisogna avere occhi aperti per vederli! Il Signore continua ad accompagnare i missionari del Vangelo con segni e prodigi, come la comunione, la fedeltà, l’umiltà, l’amore, la misericordia, la tenerezza e molti altri. Mons. Shomali ha poi ricordato le stupende parole di Papa Francesco, pronunciate il 19 aprile scorso, all’inizio del suo Pontificato: “Non abbiate paura della bontà, non abbiate paura della tenerezza!”. Il Vescovo ha inoltre posto l’accento sulla fede e sulla necessità di rinnovare ogni giorno la nostra fede, nonostante la nostra debolezza, simile a quella degli Apostoli. Anche gli Apostoli, ha affermato Mons. Shomali, hanno avuto i loro dubbi, le loro crisi di fede, proprio come noi e, come loro, anche noi abbiamo bisogno di rinnovare ogni giorno la nostra fede nella presenza viva di Cristo Risorto.

 La liturgia si è svolta in lingua araba. I seminaristi, provenienti da quattro continenti (nel Seminario della Galilea si stanno formando una trentina di giovani, una decina dei quali provenienti dalla Terra Santa), hanno proclamato le letture e cantato in arabo. Come ha rilevato Mons. Shomali, anche questo è un segno che la Parola del Vangelo della Liturgia di S. Marco si è compiuta: “Nel mio nome parleranno lingue nuove” (Mc 16,17)!

 Al termine della Celebrazione, don Rino Rossi, Direttore del Centro Internazionale Domus Galilaeae, nel quale il Seminario è ospitato, ha ricordato i tempi in cui lui e Mons. Shomali erano compagni di studio nel Pontificio Ateneo S. Anselmo. In quegli anni, il Vescovo conobbe i fratelli della terza comunità della Parrocchia romana dei SS. Martiri Canadesi. Per una singolare coincidenza, questa comunità era presente nella Celebrazione. Mons. Shomali se n’è rallegrato, confessando, non senza commozione, di aver riconosciuto con gioia i loro volti, anche se con qualche capello bianco in più …

 Alla Celebrazione è seguita un’agape fraterna, allietata dalla presenza del Vescovo e da canti in lingua araba e in varie lingue. Infine tutti i presenti si sono dati appuntamento al 9 Giugno, data in cui è previsto il prossimo grande evento del Seminario: l’Ordinazione Presbiterale dei diaconi Cristian e Carlos, che hanno servito nella Celebrazione e sono incardinati nel Patriarcato Latino di Gerusalemme. Per chi ha occhi, anche questo è un bel miracolo.

 

d.Francesco Giosuè Voltaggio

Redemptoris Mater Seminary of Galilee

Rector

  Redemptoris Mater album

 

 

 

 

 

 

Ammissione agli ordini sacri al Seminario Redemptoris Mater

Scritto il mar 25, 2013 a Dialogo

 

GALILEA – Giovedì 21 marzo ha avuto luogo, presso la Chiesa del Centro Internazionale Domus Galilaeae, una celebrazione eucaristica presieduta da S.E.R. Mons. Ilario Antoniazzi, nuovo Arcivescovo di Tunisi. All’interno della celebrazione, tre seminaristi del Seminario Redemptoris Mater della Galilea sono stati ammessi agli ordini sacri per il Patriarcato Latino di Gerusalemme: Sliman Hifawi, nativo di Jaffa di Tel Aviv, Juan Manuel Silva Lopez, originario della Colombia, e Marek Kurzydłowski dalla Polonia.

 

Durante l’omelia, l’Arcivescovo si è detto molto felice di poter raccogliere i primi frutti dalla sua ordinazione episcopale, avvenuta solo pochi giorni fa, invitando i tre candidati a rispondere generosamente “Eccomi!” alla chiamata che il Signore ha rivolto loro, imitando così la fede di Abramo e della Vergine Maria. Citando San Bernardo, Mons. Antoniazzi ha indicato che, come già a Nazareth per la Vergine, oggi l’Angelo e con lui la Chiesa attendono una risposta da coloro che sono chiamati. Ha anche ricordato che la vocazione al sacerdozio non è un evento esclusivo e intimo, ma una chiamata che riguarda tutta la Chiesa, coinvolgendo in primo luogo le famiglie e le comunità in cui il desiderio di seguire Cristo è nato.

A conclusione della celebrazione, il Rettore del Seminario d. Francesco Giosuè Voltaggio ha ringraziato l’Arcivescovo Ilario, assicurando la vicinanza del Seminario alla sua importante missione di Pastore al servizio della Chiesa in Tunisia. Una profonda gratitudine è stata anche rivolta ai fratelli delle comunità neocatecumenali della Terra Santa presenti (provenienti da Jaffa di Tel Aviv, Shefa‘amer, ‘Eilaboun, Tarshiha, Me‘elia),  per il loro sostegno ai seminaristi, per i quali è fondamentale poter continuare a percorrere il cammino di fede all’interno di una comunità che li accompagna e li incoraggia.

 

 Il Seminario Redemptoris Mater di Galilea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Prima ordinazione diaconale

nel Seminario Redemptoris Mater di Galilea

Scritto il dic 12, 2012 a Diocesi, Notizie della diocesi

 Domenica 9 dicembre, S.B. il Patriarca Mons. Fouad Twal ha ordinato due nuovi diaconi per il Patriarcato Latino di Gerusalemme, provenienti dal Seminario Redemptoris Mater della Galilea: Carlos Ceballos Medina, originario della Bolivia e Cristian David Carreño Hinestrosa, originario della Colombia. I due nuovi diaconi eserciteranno il loro ministero rispettivamente nelle parrocchie latine di Smakiyeh (Giordania) e di Birzeit (Palestina).

Incardinati nella chiesa madre di Gerusalemme, saranno a servizio della chiesa locale per le necessità della diocesi, essendo anche aperti, una volta ordinati presbiteri, alla missione universale e disponibili, pertanto, ad essere inviati dal Patriarca alle chiese in necessità del Medio Oriente e del mondo intero.

La Celebrazione ha avuto luogo nel Centro Internazionale Domus Galilaeae, alla presenza dei formatori del seminario dei due padrini dell’ordinazione, Can. d. Louis Hazboun e d. Vito Vacca, di tanti parroci della Galilea, sacerdoti latini e greco-cattolici, religiosi e religiose, membri di vari movimenti ecclesiali e circa cinquecento fedeli della Terra Santa. Hanno concelebrato i seguenti Vescovi: Mons. Elias Chacour, Arcivescovo greco-cattolico d’Acri; Mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, Vicario Patriarcale Latino per Israele; Mons. Yousef Jules Zrey, Vescovo greco-cattolico di Gerusalemme; il Patriarca Ignace Boutros Abd-el-Ahad, emerito siriaco-cattolico. Erano presenti anche due parroci greco ortodossi della Galilea.

  Due giovani del Cammino Neocatecumenale

I fedeli presenti, molti dei quali fratelli del Cammino Neocatecumenale, ove è nata la vocazione dei due diaconi, sono accorsi da diversi città e paesi della Galilea, e perfino da Eilat, Gerusalemme, Betlemme e Jaffa di Tel Aviv. Erano presenti anche d. Rino Rossi, direttore della Domus Galilaeae, e, insieme alla sua équipe, responsabile del Cammino in Giordania, Israele, Palestina e Cipro. Hanno potuto partecipare alla celebrazione alcuni fratelli colombiani della comunità di origine di Cristian, la catechista di Carlos e alcuni fratelli ebrei. Erano presenti anche due comunità dell’Italia con i loro presbiteri e catechisti.

La liturgia è stata celebrata integralmente in arabo, con canti in arabo e in italiano. All’inizio della cerimonia, d. Francesco Giosuè Voltaggio, rettore del Seminario, ha presentato brevemente l’assemblea. Durante la celebrazione, il Patriarca ha incoraggiato i diaconi nel loro cammino vocazionale, esortandoli a non avere paura e a confidare nella vicinanza e nella preghiera di migliaia di fratelli del Cammino. Ha ricordato, inoltre, la stessa parola che Gesù Cristo ha rivolto agli Apostoli radunati in Galilea sul monte, dopo la sua risurrezione: «Ecco io sono con voi!». Ha anche affermato che, nel prossimo Natale del Signore, ciascuno di noi è chiamato a divenire «Terra Santa» in cui viene generato Gesù Cristo. Dopo il suo discorso in arabo, il Patriarca ne ha offerto anche una breve sintesi in italiano e in spagnolo.

Nella riflessione che lo stesso Patriarca ha consegnato ai futuri diaconi, ha scritto, tra le altre cose, che «il loro cammino verso il sacerdozio è frutto del Cammino Neocatecumenale». Ha poi sottolineato la necessità costante di «ripartire da Gerusalemme, lì dove si è compiuta la nostra salvezza; lì dove è iniziata la predicazione a tutte le genti della conversione e del perdono dei peccati, lì dove è iniziata l’evangelizzazione».

Una grande gioia

Più avanti, evidenziando la natura nel contempo diocesana e missionaria dei futuri presbiteri, ha asserito: «E’ una grande gioia per me poter conferire il Diaconato a questi due giovani, che rappresentano le “primizie” di questo Cammino Neocatecumenale nella Chiesa Locale di Gerusalemme. Le loro origini, la loro Ordinazione qui, nella Diocesi di Gerusalemme, non fanno che confermare il Patriarcato Latino nella sua vocazione universale».

 A sua volta, Mons. G.B. Marcuzzo, come vicario patriarcale che segue da vicino la vita del seminario, ha dichiarato in un’ intervista: “Il mio sentimento? Una grande riconoscenza al Signore e una triplice gioia: perché un’ordinazione è sempre un bellissimo evento in se stesso, perché è la prima ordinazione in assoluto di questo nuovo seminario, segno di vitalità del Cammino e della Chiesa locale di Terra Santa, e perché è stato un significativo momento di comunione e testimonianza, le due virtù di cui, secondo anche la recente esortazione papale ‘Ecclesia in Medio Oriente, abbiamo tanto bisogno oggi nella nostra Chiesa”.

Al termine della celebrazione, la comunità del Seminario, quella della Domus Galilaeae e i fratelli arabi delle comunità hanno offerto un’agape fraterna, con specialità dei diversi paesi della Galilea, allietando il banchetto con canti di festa.

(Testo e foto del Seminario R.M. di Galilea )

 

 

 

 

Rientro al Seminario Redemptoris Mater con S.E. Mons. Marcuzzo

Scritto il 20 novembre 2012

 

 

 

 

KORAZIM – Lunedì 12 novembre 2012 il Vicario patriarcale latino per Israele, S.E. Mons. Giacinto Bulos Marcuzzo ha inaugurato ufficialmente il nuovo anno accademico al Seminario Redemptoris Mater di Korazim durante una visita pastorale. Egli ha anche tenuto una conferenza e celebrato la messa.

 

 

 

Il Seminario Redemptoris Mater del Cammino Neocatecumenale è un seminario diocesano missionario, eretto canonicamente dal Patriarca Latino di Gerusalemme, S.B. Mons. Fouad Twal, in comunione con gli altri Vescovi cattolici di Galilea nel 2008. E’ dunque a nome di Sua Beatitudine il Patriarca Fouad Twal che il Vicario, S.E. Mons. Marcuzzo, ha compiuto questa visita all’inizio dell’anno accademico. Si tratta di un seminario missionario con dei seminaristi provenienti da diversi paesi. Dopo l’ordinazione ciascuno di questi seminaristi si rende disponibile a servire là dove la necessità pastorale si fa sentire.

29 seminaristi

Il Vescovo si è riunito insieme al corpo docente e ai seminaristi. Il Rettore del Seminario, don Francesco Voltaggio, ha presentato i quattro nuovi seminaristi arrivati quest’anno, di provenienze molto diverse ed ha anche presentato le novità di quest’anno scolastico concernenti l’insegnamento ed anche il programma di formazione. Tra le notizie, il Seminario Redemptoris Mater, accademicamente unito al Seminario patriarcale di Beit Jala, è ormai affiliato all’Università Lateranense. Il prossimo 9 dicembre il Patriarca Twal ordinerà i due primi diaconi del Seminario. Il numero totale dei seminaristi è quest’anno di 29 di cui 6 sono in missione. I formatori permanenti sono 4, mentre la maggior parte dei professori sono esterni e vengono al Seminario per un periodo più o meno lungo di insegnamento. Tutti i seminaristi apprendono l’arabo e l’ebraico e qualcuno riesce a padroneggiare abbastanza bene la lingua locale.

 

S.E. Mons. Marcuzzo ha tenuto in seguito una conferenza nella quale ha presentato differenti punti riguardanti la formazione sacerdotale nei nuovi documenti della Chiesa, soprattutto nell’Esortazione Apostolica Ecclesia in Medio Oriente. Forte della sua esperienza nel Seminario di Beit Jala, S.E. Mons. Marcuzzo ha molto insistito, accanto agli altri elementi classici, sull’attitudine totale di disponibilità, sullo studio serio e profondo e l’inculturazione pastorale e culturale come elementi assolutamente indispensabili per ogni ministero sacerdotale oggi in Medio Oriente.

Durante la messa che ha seguito la riunione il Vescovo ha anche conferito il sacramento della Confermazione a due seminaristi. Durante l’omelia S.E. Mons. Marcuzzo è ritornato all’Esortazione Apostolica e a Porta fidei mostrando come “in fondo la vocazione e  la formazione sacerdotale sono una lunga, bella e permanente avventura di fede: questa gioiosa e delicata avventura nasce e si fortifica nella fede, cresce e matura nella fede, suscita e genera la fede negli altri sull’esempio di Maria di Nazaret”.

Dall’erezione del primo seminario a Roma nel 1988, 95 seminari diocesani missionari sono stati fondati dai neocatecumenali nei diversi paesi del mondo, tutti portano il nome Redemptoris Mater.

Dal nostro corrispondenete in Galilea

 

 

 

 

=== <> === <> === <> ===      === <> === <> === <> ===

 

 

 

 

 

 Nuovi lettori e accoliti nel Redemptoris Mater della Galilea

 

31.05.2011

P1050608

Lo scorso martedì 24 maggio, nella chiesa degli Apostoli e dei Discepoli della Domus Galilaeae, Mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo, Vescovo Ausiliare e Vicario Patriarcale per Israele, ha presieduto la liturgia eucaristica, all’interno della quale due seminaristi del Seminario Redemptoris Mater della Galilea, sono stati istituiti lettori, Carlos Ceballos Medina (Bolivia) e Leandro Setuval (Brasile), mentre altri due hanno ricevuto il ministero dell’accolitato, Cristian David Carreño Hinestrosa e Juan David Aragon Bueno (entrambi della Colombia). I quattro seminaristi, termineranno l’anno prossimo, a Dio piacendo, il primo ciclo di studi teologici (Baccalaureato).

 

I partecipanti

Alla festosa celebrazione era presente la comunità del Seminario, alcuni professori del Seminario (tra cui d. Guillaume Bruté de Rémur, Rettore del Seminario Eparchiale Interrituale Redemptoris Mater di Beirut, professore invitato di Teologia Dogmatica), la comunità della Domus Galilaeae, i fratelli delle comunità neocatecumenali dove i candidati fanno il Cammino (provenienti da Jaffa di Nazareth, M‘elia, Shef‘amer), vari presbiteri (tra cui P. Nadim Chacour, parroco greco-cattolico di M‘elia e d. Sławomir Abramowski, parroco latino di Eilat).

 

Nell’omelia, Mons Marcuzzo ha spiegato in profondità il significato e l’importanza dei Ministeri del Lettorato e dell’Accolitato, fin dai primi tempi della Chiesa. Egli ha evidenziato, inoltre, in linea con la recente Esortazione Apostolica Post-sinodale Verbum Domini, l’importanza della Parola di Dio nell’accrescimento delle virtù teologali, grazie alle quali tutti i cristiani sono chiamati all’annuncio missionario. Al termine della celebrazione d. Francesco Giosuè Voltaggio, rettore del Seminario, e d. Rino Rossi, direttore della Domus Galilaeae, hanno espresso il loro vivo ringraziamento al Vescovo, il quale ha apprezzato i progressi dei seminaristi provenienti dall’estero nello studio dell’arabo, ricordando i tempi in cui egli ha dovuto affrontare le stesse fatiche.

Alla fine della celebrazione, la festa è continuata con un’agape fraterna, rallegrata da canti in arabo e nelle varie lingue dei seminaristi.

 

Specificità del seminario

Il Seminario Redemptoris Mater di Galilea, che ha sede presso il Centro Internazionale Domus Galilaeae, è stato eretto canonicamente il 29 giugno 2009 dal Patriarca Latino di Gerusalemme Mons. Fouad Twal, in comunione con l’Arcivescovo greco-cattolico della Galilea Mons. Elias Chacour e l’Arcivescovo maronita di Haifa e Terra Santa Mons. Paul Nabil Sayyah.

 

Essi hanno accolto con venerazione l'appello di SS. Benedetto XVI nella sua visita apostolica in Terra Santa (11-15 maggio 2009) per una nuova evangelizzazione, come già auspicato dal Beato Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica Orientale Lumen n.3 e in tante altre occasioni. Il Seminario ha pertanto lo scopo di formare giovani e adulti al Presbiterato che, incardinati nella chiesa locale, si rendano disponibili per la nuova evangelizzazione dei paesi del Medio Oriente e del mondo intero. A questo fine tutti i seminaristi imparano l’arabo e l’ebraico.

Il Seminario ospita attualmente ventisei seminaristi, provenienti da dodici nazionalità (Israele, Giordania, Italia, Spagna, Francia, Polonia, Inghilterra, Brasile, Colombia, Bolivia, Messico, Repubblica Domenicana). Come ha affermato il Santo Padre Benedetto XVI, nell’udienza generale del 23 Marzo di quest’anno, “la nuova evangelizzazione ha bisogno di apostoli ben preparati, zelanti e coraggiosi, perché la luce e la bellezza del Vangelo prevalgano sugli orientamenti culturali del relativismo etico e dell’indifferenza religiosa, e trasformino i vari modi di pensare e di agire in un autentico umanesimo cristiano”.

 

Prossima affiliazione al Laterano.

Una bella novità è che, al fine di fornire una tale preparazione negli studi filosofici e teologici, che includa una seria conoscenza della Sacra Scrittura, dei Padri e della Liturgia, in particolare delle chiese orientali, è stata avviata, per richiesta del Patriarca di Gerusalemme, Mons. Fouad Twal, l’affiliazione dello Studium Theologicum Galilaeae del Seminario, alla Facoltà di S. Teologia della Pontificia Università Lateranense di Roma, come sezione distaccata della sede centrale del Seminario Patriarcale di Beit Jala.

d. Francesco Giosuè Voltaggio, rettore         

 

 

 

 

=== <> === <> === <> ===      === <> === <> === <> ===

 

 

 

 

Redemptoris Mater: Admissio ad ordines per 2 seminaristi

20.12.2010

Martedì 14 Dicembre, memoria di S. Giovanni della Croce, sacerdote e dottore della Chiesa, Mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo ha presieduto, delegato da S. B. il Patriarca di Gerusalemme, Mons. Fouad Twal, la liturgia eucaristica nella chiesa della Domus Galilaeae, durante la quale due giovani del Seminario Missionario Redemptoris Mater della Galilea sono stati ammessi agli Ordini sacri.

I due seminaristi, Paolo Alfieri e Davide Meli, italiani, frequentano il secondo anno di teologia e studiano, tra l’altro, da vari anni in modo intensivo la lingua araba (unitamente a quella ebraica), poiché si preparano a servire il Patriarcato Latino di Gerusalemme.

Il Seminario Redemptoris Mater della Galilea è stato eretto dal Patriarca latino di Gerusalemme, Mons. Fouad Twal, in comunione con Mons. Elias Chacour e con Mons. Paul Nabil Sayah, e forma presbiteri diocesani, disposti a essere inviati in missione dai loro rispettivi Ordinari, secondo le necessità della Chiesa Universale.

Alla cerimonia erano presenti l’Arcivescovo emerito di Lubiana Mons. Alojzij Uran, che sta trascorrendo un periodo di servizio alla Domus Galilaeae come padre spirituale, i familiari dei seminaristi, la comunità del seminario e della Domus, le comunità neocatecumenali di Tarshiha e di Kafr Yassif, dove i due seminaristi seguono il Cammino Neocatecumenale, vari fratelli ortodossi, tra cui due parroci della Galilea, e diversi professori e amici del seminario.

Durante l’omelia, Mons. Marcuzzo, prendendo spunto dalla festa di S. Giovanni della Croce, ha mostrato come anche solo i titoli delle opere di questo mistico sono un itinerario ascendente meraviglioso di formazione cristiana, vocazionale e sacerdotale: “Salita del Monte Carmelo”, “Notte oscura”, “Fiamma viva” e “Cantico spirituale”. Alla luce del tempo d’Avvento, ha poi incoraggiato i candidati a proseguire con perseveranza il cammino vocazionale, invitandoli ad abbandonarsi alla volontà di Dio, senza dubitare della sua chiamata, e a offrire il loro generoso “Eccomi!” a Dio e alla Chiesa.

Alla conclusione della celebrazione, il Rettore ha ringraziato Sua Eccellenza per la sua presenza, le parole espresse durante l’omelia, la vicinanza e amicizia verso il seminario, frutto della sua lunga esperienza come rettore del Seminario Patriarcale latino di Beit Jala e del suo ministero di Pastore. Al termine, una danza di festa e di mabruk per Paolo e Davide si è svolta nel chiostro della Domus.

d. Francesco Giosuè Voltaggio, Rettore

 

Le foto della Liturgia

[photogallery/photo00026527/real.htm]

 

 

 

=== <> === <> === <> ===      === <> === <> === <> ===

 

 

 

 

 

Mons. Marcuzzo al Seminario Redemptoris Mater della Galilea

 23.11.2010  

 

 

Lunedì 14 Novembre scorso, S.E. Mons Giacinto-Boulos Marcuzzo, Vescovo Ausiliare e Vicario Patriarcale per Israele, si è recato in visita presso il Seminario Missionario Redemptoris Mater della Galilea

 

 

 

Tale seminario è situato in una parte riservata del Centro Internazionale Domus Galilaeae e più precisamente nel monastero che include la cappella per l’adorazione perpetua dell’Eucaristia. Il Seminario Redemptoris Mater della Galilea è stato eretto tre anni fa dal Patriarca latino di Gerusalemme, Mons. Fouad Twal, in comunione con l’Arcivescovo greco-cattolico della Galilea, Mons. Elias Chacour e con l’Arcivescovo maronita di Haifa e della Terra Santa, Mons. Paul Nabil Sayah

 Mons. Marcuzzo ha incontrato i formatori, i 26 seminaristi, provenienti da varie nazionalità (Israele, Libano, Giordania, Italia, Spagna, Polonia, Inghilterra, Colombia, Bolivia, Brasile, Messico, Stati Uniti) e da tre riti differenti (latino, greco-cattolico e maronita). I seminaristi si stanno formando per le chiese locali dei loro rispettivi riti. Il seminario è pertanto diocesano a tutti gli effetti e missionario, poiché i futuri presbiteri che usciranno dal seminario, si offriranno al proprio Ordinario per essere inviati in missione, laddove sarà necessario. Erano presenti anche alcuni professori dello Studium Philosophicum et Theologicum del seminario (tra cui il Dott. Franco Ferrarese, professore di Teologia Dogmatica e discepolo di J. Ratzinger), oltre a due famiglie e alcune sorelle che prestano il loro servizio in Seminario

 Dopo la presentazione del seminario, Mons. Marcuzzo ha riferito circa la ricca esperienza del Sinodo dei Vescovi del Medio Oriente recentemente conclusosi in Vaticano. In seguito ha presieduto la Celebrazione del Vespro e della SS. Eucaristia in arabo. Nell’omelia, che alleghiamo (cliccare qui per leggere il testo integrale), ha esposto alcuni punti importanti dell’Esortazione Apostolica postsinodale di SS. Benedetto XVI Verbum Domini, pubblicata da pochi giorni, e alcuni punti emersi nell’ultimo Sinodo, di particolare rilevanza per la chiesa locale. In seguito ha cenato con i seminaristi, che gli hanno offerto il dono di alcuni canti.

I formatori e i seminaristi del Seminario Redemptoris Mater ringraziano Sua Eccellenza per il dono della sua visita, per la sua parola d’incoraggiamento e per l’amicizia e l’affetto mostrati

 Don Francesco

 

Le foto dell'incontro

 

=== <> === <> === <> ===      === <> === <> === <> ===

 

 

 

 

 

 

 free counters
Free counters

  free counters
Free counters